Come riconoscere l’olio buono

bicchieri olio

 

Oggi voglio darti un’arma per farti capire come mangiare un olio buono!
Qual è la difficoltà maggiore che si incontra quando vogliamo scegliere un alimento buono anziché uno meno buono? Sto parlando di alimentazione in senso generale.
Mi spiego meglio: è facile distinguere se il ragù della Nonna è più buono di quello della Zia o viceversa ed è facile e veloce capire se le melanzane alla parmigiana del ristorante X sono migliori di quelle della trattoria Y. Perché? Questione di gusti? No, o almeno solo in minima parte. Il fatto è che stiamo parlando di ricette, non di semplici alimenti. Due ricette uguali non esistono in verità, ognuno cucina alla propria maniera. Materie prime, tempi, temperature, ambienti ed altri fattori influiscono notevolmente nella creazione della pietanza ed è pressoché impossibile per due persone cucinare nella stessa maniera.
Adesso proviamo a chiederci chi, nell’orto, fa l’insalata più buona tra il nonno e il vicino di casa. Oppure se sono più buone le carote della COOP o quelle dell’ESSELUNGA (cito i due supermercati più vicini a casa mia). Adesso la cosa si fa difficile, non è vero? Prendiamo ancora ad esempio i due grandi supermercati, chi vende i porri o le spigole più buone? E’ difficile dare una risposta, anche per me che sto scrivendo.
Proviamo a risolvere l’enigma tornando al nostro caro olio. La soluzione è nella COMPARAZIONE.
Cosa significa? Significa che in parole povere devi assaggiare due o più oli insieme. Prima uno poi, dopo che ti sei ripulito la bocca, l’altro. Quale per primo? Quello che annusandolo, ci “promette” di essere migliore e dopo quello che ha un odore meno fresco e pulito. In questo modo possiamo evitare di “sporcare” subito il nostro palato con un olio difettato. Con questa modalità di assaggio, che con le dovute proporzioni è quella usata dai famosi PANEL, si ha subito il responso, immediatamente. Assaggiando un olio adesso ed un altro tra una settimana, il ricordo dei profumi e dei sentori del primo olio saranno già almeno in parte dimenticati. Ovviamente questo non è del tutto vero per gli assaggiatori professionisti che hanno una bocca così allenata ed un’esperienza tale da ricordare un certo amaro anche dopo molto tempo.
La comparazione ci dirà quale dei due o più oli ci piace di più. Dopo un po’ di volte riscontrerai anche che quello che ti piace di più è l’olio oggettivamente più buono. E non dimenticare mai che il più buono è anche il più sano!
P.S. Io stasera provo anche con le carote!